Rivista Marefosca n.119 – Aprile 2022
SOMMARIO • In copertina: Il Chiesolino riflesso. (Prima della costruzione della rotatoria) Foto di Floriano Govoni
Rubbi Stefano – Ricordo mio padre ………………………………………………………………………………….. pag. 5
Govoni Floriano – Dottrina, liquìrizia, brustoline e cinema ……………………………………………………….“ 12
Mantovani Silvano -La cooperativa Amicizia chiude l’attività………………………………………………..“ 25
Morisi Chiara – L’altarino di legno. Ricordo di don Gianni Vignoli ………………………………………..“ 31
Alvoni Lino – Decima: una dinamica comunità ……………………………………………………………………..“ 36
Vecchi Ernesto – La lettera del Vescovo ……………………………………………………………………………….“ 37
Bottoni Sergio, Chiara e Silvia Serra – “La biblioteca tua”. Obiettivi per il 2022 della Pettazzoni ……..“ 39
Govoni Floriano – Accade a Decima Novembre 2021 – Febbraio 2022 ……………………………………“ 43
Scagliarini Ezio -Stupannda cme l dåu tårr ……………………………………………………………………………“ 45
Bottoni Sergio, Chiara e Silvia Serra – Attività della biblioteca ………………………………………………..“ 47
Calzati Massimiliano – Sconosciuti al bar …………………………………………………………………………….“ 49
Senni Guidotti Magnani Paolo – Poggeschi, pittore, poeta e confessore ………………………………….“ 51
Fini Silvano -50 anni di vita lavorativa ……………………………………………………………………………….“ 53
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Per la compilazione del prossimo numero saranno graditi scritti, notizie, documenti, fotografie, consigli e critiche. Il materiale ricevuto sarà pubblicato a scelta e a giudizio della redazione.
Chi riproduce scritti o illustrazioni di questa rivista sia tanto gentile da citare la fonte. Un vivo ringraziamento ai redattori e ai collaboratori della rivista che, da sempre, operano a titolo gratuito.
“… L’ultima a sorgere, per ordine di tempo, delle nostre chiese parrocchiali di campagna è stata quella
di San Matteo della Decima, detta per questo la Chiesa Nuova; essa fu eretta sul finire del 1500 … e fu
costrutta su quel vasto territorio denominato Marefosca, accennante anche questo nome alle sue condizioni
di terreno invaso dalle acque, che era di diretto dominio dei Vescovi di Bologna, condotto in enfiteusi
dagli Uomini di S. Giovanni in Persiceto e che dagli estimi del 1315 ci viene descritto come boschivo e
paludoso e che, propter magnam aquarum inundationem, non si potè misurare”.