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Storia per Immagini 3 e 4

Storia per Immagini 3 e 4
a cura di Floriano Govoni
Fotografie storiche di S. Matteo della Decima
Anno 1992

“L’appuntamento con “Storia per immagini” è ormai d’obbligo, visto il lusinghiero successo riscontrato dalle prime due cartelle pubblicate lo scorso anno. Continuiamo quindi la pubblicazione delle foto più significative riguardanti San Matteo della Decima…
In questa 3ª serie fanno spicco alcune immagini che stanno a dimostrare come la macchina fotografica (strumento magico e misterioso) ingenerasse nelle persone riprese un senso di timore e di riverenza. Emblematiche in tal senso sono le foto della banda, della madre con le figlie e del locomobile. In quest’ultima foto il soggetto principale (il locomobile) passa in secondo piano per dar spazio al gruppo, armonico e ben equilibrato, delle persone ritratte che mostrano gli strumenti del loro mestiere: orgoglio e vanto per un lavoro ?altamente specializzato’ e all’avanguardia.
Suggestiva è l’immagine della processione – anche se visibilmente rovinata – che testimonia la mentalità di quel tempo, i chiaro-scuri accentuano il contrasto fra i fedeli e il clero, rendendo particolarmente affascinante la scena fissata dall’obiettivo.
Infine proponiamo alcune fotografie riguardanti la chiesa parrocchiale e la Villa Giovannina in quanto riteniamo sia importanmte far constatare, attraverso le immagini,le trasformazioni che hanno subito con il passare del tempo…”

Dalla presentazione
di Floriano Govoni

Storia per Immagini 3 e 4
a cura di Floriano Govoni
Fotografie storiche di S. Matteo della Decima
Anno 1992

“Le immagini raccolte in questa 4ª serie sono tutte posteriore al 1910, ed alcune di esse presentano aspetti interessanti relativi alle trasformazioni avvenute nel territorio decimino.
Le fotografie che ritraggono la stazione ferroviaria di San Matteo della Decima qualche tempo dopo l’inaugurazione avvenuta nel 1911, fanno rivivere momenti di grande suggestione perché legati ad una realtà che ormai appartiene (purtroppo!) soltanto ai ‘termpi andati’. L’imponenza del mulino Pivetti spoglio di sovrastrutture, la posa ‘regale’ del fattorino-fornaio che mostra con sussiego lo strumento del proprio lavoro (al spazòn)” come fosse uno scettro, la compostezza e la soddisfazione con cui si offrono all’obiettivo i decimini nella foto stupende della mascalcia e del carnevale, sono alcuni degli elementi cghe caratterizzano le immagini pubblicate.
Infine di grande interesse sono le due fotografie raffiguranti lo scavo del canale bonifica, iniziato nel 1919: la motrice decauville e la maestosità della draga (macchinna per l’escavazione e lo spurgo dei fiumi e dei canali) sono immagini che testimoniano una evoluzione tecnologica di rilievo e preannunciano il passaggio dall’economia rurale a quella industriale…”


Dalla presentazione
di Floriano Govoni

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